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1) Dizion. 5° Ed. .
FELICITÀ, FELICITADE, e FELICITATE.
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FELICITÀ, FELICITADE, e FELICITATE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Felice. L'esser felice, Condizione di uomo felice; Possesso di bene perfetto e sufficiente, che appaga, l'animo nostro.
Lat. felicitas. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 111 t.: La felicità non è cosa da eleggere per altrui, ma per sè medesimo, come la sanitade.
Esempio: Libr. Sent. 2: Felicità si è uno atto, che procede da perfetta virtù dell'anima, e non del corpo.
Esempio: Dant. Purg. 17: Altro ben è, che non fa l'uom felice; Non è felicità, non è la buona Essenzia, d'ogni ben frutto, e radice.
Esempio: E Dant. Conv. 254: Quinci nasce quella felicità, la quale difinisce Aristotile nel primo dell'Etica dicendo: ch'è operazione secondo virtù in vita perfetta.
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 159: Se la felicità è premio della virtù, non è dea, ma dono di Iddio.
Esempio: Bocc. Rim. 161: Io sanza me grand'ora dimorai In non provata mai felicitate.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 334: La felicità consiste nella virtù accompagnata dal piacere.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 35: Poniamo adunque, che felicità sia prosperità di fortuna congiunta con virtù, ec.
Esempio: Gell. Lettur. 1, 14: Scrisse [Dante] a' suoi Fiorentini.... del fine e della felicità de l'uomo: e non di quella felicità che ci possono acquistare, secondo il Filosofo nella Etica, gli uomini come uomini;... ma di quella, che ec.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 50: Da poi che aviam saputo che la felicità umana consiste in operare secondo la virtù in vita perfetta, è ragionevol cosa di sapere da qual causa dipenda.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 78: Da tai speranze lusingata (ahi stolta!) Somma felicitate a sè figura.
Esempio: E Tass. Lett. 3, 42: Da l'opere e non dal tempo si deve misurare la nostra felicità.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 290: Essendo la felicità una piena sofficienza, che di niente abbisogna.
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 150: E tutto ciò conferire al conseguimento di quella felicità, cui cercando in che mai consistesse, tanti schiamazzi e grida e contese avean continuo fra sè, che ne assordavano Atene.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 67: La felicità è il fine di ogni nostro atto.
Definiz: § I. E per Beatitudine, Stato beato. –
Esempio: Dant. Conv. 151: Dottrina veracissima di Cristo, la quale è via, verità e luce: via, perchè per essa sanza impedimento andiamo alla felicità di quella immortalità.
Definiz: § II. E per Condizione prospera, benavventurosa; Prosperità; così di persona, come di popolo, città, e simili. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 95: Nè mi parrà mai esser donna, nè viver certamente, insino a tanto ch'io non la fo tombolar giù di tanta felicità.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 1, 386 t.: Furono portati via tutti i beni e tutte le ricchezze ragunate nel tempo della lunga felicità.
Esempio: Dav. Tac. 1, 265: Corre al giardino, trovala per terra stramazata a' piè di Lepida sua madre, che nella felicità l'abborriva, e nella miseria n'ebbe pietà.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 112: Per significare la felicità di Roma nell'imperio di Commodo.
Definiz: § III. E per Quella divinità, che fu adorata dai Romani, e si rappresentava altresì in effigie. –
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 110: In questo rovescio [di medaglia antica] la prora.... può pigliarsi tanto per segno della Felicità che della Fortuna, essendo la nave non solo simbolo di quella, ma ancora dell'altra.... Il caduceo appartiene alla Felicità, per le ragioni che noi diremo in altra occasione.
Esempio: E Buonarr. F. Medagl. ant. 112: È bello il simbolo che la Felicità abbia ceduto il suo cornucopia a Roma.
Esempio: E Buonarr. F. Medagl. ant. 307: Vedesi in questo rovescio stampata la dea Felicità co' soliti simboli del caduceo e del cornucopia.
Esempio: E Buonarr. F. Medagl. ant. appr.: Fu perciò dato per simbolo proprio alla dea Felicità, considerata per una potenza direttrice de' beni e delle ricchezze.
Definiz: § IV. Felicità, vale altresì Buona ventura, Buona fortuna; ed altresì Cosa, Accadimento, felice; nel qual senso usasi anche nel numero plurale. –
Esempio: Bocc. Lett. 23: Affermerò.... che dove buona e valorosa donna non sia [la moglie], essere molto più grave nelle felicità che nelle miserie a tollerare.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 84: E senza esser pur ferito un de' suoi (il che fu una felicità maravigliosa), le ruppe tutte.
Esempio: Tass. Lett. 3, 6: E ne le felicità sarò tenace del mio proponimento.
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 2: Si dava [il titolo d'Imperadore] al Generale, principal comandatore dell'esercito, quando per qualche fatto egregio, o felicità, i soldati gridavano Io Io.
Esempio: Red. Lett. M. 81: Centuplicate a V. S. le felicità, che ella mi desidera nelle sante feste, centuplicate, dico, gliele desidero, e gliele prego da Dio benedetto.
Esempio: Capp. Longob. 147: Tra le molte felicità ch'ebbe quell'isola (l'Inghilterra) singolari, prima fu ec.
Definiz: § V. E per Buon esito, o effetto, Successo fortunato, e simili. –
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 192: Chiaramente si può comprendere con quanta felicità i suoi concetti descrivesse.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 78: Ancora sono stato affezionatissimo a tutti quelli che di lei (dell'arte) hanno preso il medesimo piacere, e l'han saputa con maggior felicità, che forse non ho potuto io, esercitare.
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. 120: È da sapersi, che mentre esso (Filippo Brunelleschi) era intento nelle sopra notate magnifiche fabbriche e faccende, non mai lasciò d'avere tutta la cura e assistenza necessaria a quella importantissima della Cupola, sicchè finalmente con tutta felicità il dì 31 agosto dell'anno 1436.... restò chiusa.
Esempio: Red. Ditir. A. 76: Con la stessa felicità scrive ancora nella materna sua lingua.
Esempio: E Red. Lett. 1, 25: Con la stessa felicità e sicurezza me ne vaglio (dell'acqua del Tettuccio) in tutte le coliche stomachiche provenienti da bile.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 97: Secondo che ultimamente à con mirabil felicità praticato il Boile.
Definiz: § VI. Riferito a un particolar periodo di tempo, vale Condizione prospera, felice, di esso. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 3: Materia più ampia e sicura, per la rara felicità di questi tempi, che si può a suo modo intendere, e dire com'ella s'intende.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 234: La rara felicità de' presenti tempi.
Definiz: § VII. Detto d'ingegno, di natura, di temperamento, e simili, vale Qualità felice di esso. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 422: Una pacatezza imperturbabile, che si sarebbe attribuita a una felicità straordinaria di temperamento.
Definiz: § VIII. E detto di corpi celesti, vale Felice, Benefico, influsso dei medesimi. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 407: Qual fortuna o destino; cioè qual felicità de' corpi celesti, o ver qual grazia della providenzia di Dio;... intendendo come si dee, non è fortuna sanza destino; ma destino è ben sanza fortuna, inanzi che le cose abbino effetto.
Definiz: § IX. Felicità, e familiarmente Felicità e un figliuol maschio, Felicità e zecchini, e simili, sono maniere usate per atto di buon augurio con chi ha fatto uno starnuto. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 35: Esso [tabacco] eccitando i tremuli starnuti, Forse non troverà chi non soggiunga; Viva!... Felicità e zecchini! un figliuol maschio!